3 commenti su “In ricordo di roberto”

  1. Spero di fare cosa gradita agli amici di Roberto, e a quelli che meno lo conoscevano, riportando qui il ricordo che ne scrissi quando mi giunse la tristissima notizia che non avremmo mai voluto sentire.

    Ieri si è diffusa, fulmine a ciel sereno, la notizia della morte di Roberto Bartoletti, lasciando in uno sgomento profondo tutti, credo proprio tutti, quelli che lo conoscevano. Soprattutto quelli che erano abituati a vederlo nei fine settimana, presenza immancabile, sul campo di Rieti. Ma anche – non ne dubito – chi era stato da lui trainato durante le gare di agosto.
    Era uno dei trainatori ‘storici’ dell’aeroclub di Rieti. Col suo sorriso lieve, che non ho visto mai increspato da un’arrabbiatura, gironzolava in una tenuta anticonformistica, che si combinava a pennello con il suo carattere solare e indipendente. Esperto e affidabile come pochi, era sempre disponibile (“Dimmi dove vuoi che ti porti”), non si è mai tirato indietro (quanti recuperi ha organizzato Franca con lui, quando ero atterrato a Celano, o Terni, o Foligno, e c’era giusto il tempo di correre a prendermi e rientrare prima delle effemeridi).
    Incontrarlo sul campo ti metteva di buon umore, vederlo sul traino ti trasmetteva un senso di sicurezza. Ma era soprattutto la consapevolezza di avere di fronte una persona buona, mite, senza una seconda faccia, che faceva di lui un ‘pezzo’ della Rieti migliore.
    Ci mancherai tanto, Roberto. Come ricordo di te, porteremo per sempre negli occhi quella finestra di cielo in cui col Robin disegnavi, in virata finale per la 16 destra, una leggera sfogata appena accennata ma a tal punto inconfondibile che bastava per far dire a chiunque guardasse anche distrattamente: “Ah, oggi sul traino c’è Bartoletti”.
    Cieli blu, Roberto.
    Tristano

  2. la tua assenza è un assedio, per la gente misera dentro e indifferente…
    grande Bob, ti stai facendo grasse risate !

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